Abbiamo fatto il Corso di formazione per le famiglie affidatarie inizialmente per curiosità, poi il desiderio di renderci utili, il confronto con le persone che avevano già avuto questo tipo di esperienza e l’entusiasmo degli operatori (contagiosissimo!!!) hanno preso il sopravvento.
Al termine del corso (fondamentale) siamo entrati in Casa Famiglia con il cuore che ci batteva forte, una decina di bimbi si sono radunati intorno a noi curiosi cercando di guadagnare “il posto in braccio”. Dopo, quando siamo usciti, avevamo il morale a pezzi, li avremmo portati via, con noi, ma non è possibile, e allora… siamo diventati i loro zii. Passare un po’ del nostro tempo nella Casa Famiglia è molto bello, si gioca, si ride, si intrecciano i capelli, ripassiamo le tabelline e a volte si asciugano lacrime.
È normale che i nostri figli non ci ringrazino mai per quello che facciamo per loro, ma i bimbi di questa Casa Famiglia, se non con le parole, ma spesso anche con quelle, ti fanno capire in continuazione che ti sono grati, e questo è bellissimo. La consapevolezza di fare qualcosa di buono per loro ci fa sentire bene, ci riempie di gioia, ci fa continuare anche quando le emozioni sono forti, e ci sembra di non farcela.
(C. e R. una famiglia affidataria)